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In Cina il terzo figlio è legge. Una mossa che da sola non basta a ridurre gli squilibri demografici

In Cina il terzo figlio è legge. Una mossa che da sola non basta a ridurre gli squilibri demografici

La Cina ha raggiunto il picco massimo di popolazione e nei prossimi decenni assisterà ad un processo di riduzione del proprio peso demografico. Consegnerà lo scettro di paese più popoloso all’India ed è in procinto di essere superata anche dall’Africa. La differenza nei ritmi di crescita è tale che a metà di questo secolo il divario tra quest’ultimo continente e il paese del dragone potrebbe superare il miliardo di abitanti. La preoccupazione maggiore riguarda però l’invecchiamento della popolazione. Gli anziani saranno sempre di più, mentre la politica del figlio unico, entrata in vigore nel 1979, ha drasticamente ridotto la consistenza delle generazioni più giovani.

I troppi limiti allo sviluppo di un Italia senza giovani

La popolazione del pianeta è avviata verso una stabilizzazione nella seconda metà di questo secolo, dopodiché si entrerà verosimilmente in una fase di declino. L’Europa ha già raggiunto il punto più elevato della sua parabola e si appresta a diminuire. L’Italia è già da vari anni in riduzione. Se, in particolare, c’è un bene che sta diventando sempre più scarso nel mondo è quello dei giovani. E’ questa la risorsa che stiamo depauperando maggiormente, ma più di tutti lo sta facendo il nostro paese.

Under 25 in via d’estinzione. Il vecchio continente sta diventando una profezia

Se in una carta geografica si rappresenta l’estensione di un’area in base al peso della popolazione, nel planisfero del 1950 l’Europa si troverebbe ad occupare oltre il 20% di tutta la superficie terrestre. La versione dinamica di questo particolare cartogramma farebbe vedere come all’inizio del XX secolo tale spazio fosse ancora maggiore, arrivato a superare il 25%. Se invece ci si sposta verso il presente, si nota che l’Europa si riduce fino a dimezzarsi. Il valore attuale è infatti inferiore al 10%. Se mai in passato il nostro continente ha avuto così tanti abitanti come oggi, è anche vero che mai nella storia moderna è stato relativamente così piccolo rispetto al resto del mondo.

Le nuove sfide demografiche sono vincenti investendo su Welfare, natalità e Africa

Il secolo, o meglio i cento anni, che vanno dal 1950 al 2050 verranno ricordati come il periodo con maggior intensità della crescita della presenza umana sulla Terra. Difficilmente in futuro si assisterà ad una esplosione demografica analoga, se non nella prospettiva di espandere la presenza in altri pianeti (ma a parte qualche viaggio temporaneo di cittadini privati nello spazio, siamo ancora lontani da tale scenario). Per quanto riguarda l’espansione della nostra specie sul pianeta madre, è impressionante notare come dalla metà del XX secolo alla metà del XXI la popolazione risulti moltiplicata per quattro: da 2,5 miliardi ai quasi 10 miliardi previsti. Il tempo in cui viviamo si trova ancora all’interno di questa finestra del tutto unica ed eccezionale. E’ quindi naturale osservarla con stupore misto a timore.

L’Italia fragile senza giovani: ora il declino accelera al Sud

L’Italia è un mondo nel mondo. E’ un paese molto vario, nel quale si possono trovare, in vari ambiti, eccellenze comparabili alle aree più avanzate del pianeta, ma anche realtà in situazione di accentuata fragilità. Oltre ad essere molto articolato, come mostrano i dati degli indicatori sulla qualità proposti in queste pagine, il quadro interno è anche non scontato. Da un alto, i contesti usualmente considerati più positivi e dinamici possono mostrare limiti rilevanti in alcune dimensioni. D’altro lato, aree considerate generalmente svantaggiate, non necessariamente si trovano al ribasso su tutti gli indicatori.