12/07/2016 | |
D Repubblica |
Secondo Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica sociale alla Cattolica di Milano, il sabbatico «viene sempre più preso in considerazione o perché alle superiori si fa poca attività di orientamento, o perché i ragazzi vogliono mettersi alla prova con qualcosa di concreto e acquisire abilità pratiche, oppure perché vogliono valutare se ci siano già opportunità di lavoro». Lo consiglia? «Sì e no. Come molti studi evidenziano, le possibilità di occupazione sono legate anche all’età in cui si acquisisce il titolo, quindi lo suggerirei solo a chi è davvero molto convinto che abbia un valore aggiunto. I laureati italiani sono quelli che entrano più tardi nel mondo del lavoro e che rinviano maggiormente tutte le scelte di vita, perciò non può essere una scelta fatta a cuor leggero».