11/01/2021 | |
IL MESSAGGERO |

«Non è un Paese per giovani» è il titolo di un saggio famoso del demografo Alessandro Rosina (con Elisabetta Ambrosi). La definizione si adatta a pennello alle difficoltà, rafforzate, della generazione dei ragazzi nel pieno della pandemia e delle scuole chiuse. Spiega Rosina, docente alla Cattolica di Milano: «Le maxi-risse nelle nostre città sono la punta dell’iceberg della condizione dei giovani mai complicata come adesso. Già prima non c’erano certezze per loro e ora con l’emergenza virus e le sue conseguenze economiche e sociali ce ne sono ancora di meno».
Per questo si danno appuntamento via social e si prendono a botte e mazzate?
LA VALVOLA DI SFOGO «La loro valvola di sfogo -incalza Rosina-è uno schiacciarsi sul presente, che prende forme di protagonismo negativo. Anche violento. Naturalmente quelli delle maxi risse sono una parte minoritaria di ragazzi ma quando si rompono i meccanismi della quotidianità, e si assottigliano ancora di più le scarse illusioni sul futuro, tutto cambia e precipita. Deve aumentare l’attenzione al disagio dentro e fuori alle famiglie ».