“Perché non vogliamo figli”

Cosa caratterizza in maniera peculiare il nostro essere madri e padri oggi? E quali parole mancano alla narrazione? Abbiamo interpellato 25 esperti di educazione, demografia, psicologia e comunicazione per costruire un altro vocabolario sull’essere padri e madri, che ne dica la complessità (oggi la genitorialità è marcata da parole come ecoansia, performance, solitudine, privilegio) ma anche la bellezza (fra le parole che mancano, amicizia e libertà): tra loro Matteo Bussola, Francesca Fiore di Mammadimerda, Chiara Saraceno, Alessandro Rosina, Riccarda Zezza, Alessandra Minello, Federico TaddiaAlessandra DecataldoStefano LaffiAdriano BordignonGigi De Palo, la giornalista Ilaria Maria Dondi e la content creator Elisa Nicoli. Senza scordare la testimonianza di Antonella Cazzadora, da oltre vent’anni operatrice al Centro di aiuto alla Vita alla Mangiagalli di Milano e la provocazione “meglio un pet di un figlio?” che abbiamo girato a Alessandra Ferrari della Lega anti vivisezione-Lav.

Le parole dimenticate:

Amicizia —Stefano Laffi, Avventura —Riccarda Zezza, Desiderio —Giulio Costa, Relazione —Chiara Giaccardi, Libertà —Gianluigi De Palo, Attesa —Ivo Lizzola, Fiducia —Adriano Bordignon, Autonomia —Giuseppe Meli

Le parole usate:

Scelta —Alessandra Minello, Performance —Chiara Sità, Ecoansia —Elisa Nicoli, Narcisismo —Filippo Mittino, Solitudine —Mariagrazia Contini, Privilegio —Ilaria Maria Dondi, Impotenza —Alessandro Rosina, Regret —Alessandra Decataldo,
Incertezza —Chiara Saraceno, Sangue —Monya Ferritti, Realizzazione —Anna Maria Bertoni, Rinuncia —Antonella Inverno, Chat Gpt —Pietro Compagnoni

Impotenza —Alessandro Rosina

LEGGI QUI