18/09/2021 | |
CORRIERE DELLA SERA |

Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, il 70% del lavoro domestico è svolto dalle donne. Ciò significa che ognuna di loro, ogni giorno, fa tre ore di lavoro gratuito in più rispetto agli uomini. Tradotto: al sommare lavoro domestico e lavoro retribuito fuori casa la donna lavora un’ora e mezzo in più. «La scelta non è libera. Abbiamo i tassi di occupazione femminile che continuano a essere i più bassi in Europa – dichiara il demografo Alessandro Rosina–. Gli altri Paesi hanno puntato su un sistema più solido di politiche pubbliche». Gli asili nidi? «Dobbiamo arrivare a far diventare un diritto la possibilità che un bambino possa trovare un posto. Bisogna avere una copertura al 50% su tutto il territorio nazionale», continua Rosina. Il rischio è entrare in una trappola demografica. Così le donne lavorano in casa o fuori, si occupano dei figli e della casa. Come riassume un cartello: Basta fack news, il multitasking non esiste.