Neet, un giovane su cinque non studia né cerca lavoro

03/11/2016
REDATTORE SOCIALE
Neet, un giovane su cinque non studia né cerca lavoro REDATTORE SOCIALE

Giovani che non studiano né stanno cercando un lavoro. Sono il 14,5% tra i maschi e il 23,3% tra le femmine, tra i 18 e 34 anni. Rappresentano lo zoccolo duro del vasto esercito dei Neet (Not in Education, Employment or Training), acronimo con cui vengono indicati i giovani che non partecipano a percorsi di istruzione o formazione e non hanno un lavoro: secondo le stime di Eurofound in Italia sono 2,2 milioni. L’Università Cattolica ha cercato di capire chi sono, con l’Indagine Rapporto Giovani svolta in ottobre su un campione di 5.200 giovani. Dai primi dati provvisori, emerge che la maggior parte (80%) un lavoro lo sta cercando, ma poi c’è una fascia (intorno al 20%, più numerosa appunto tra le donne) che rischia di perdersi, ormai tanto sfiduciata da non far nulla. Per tutti i Neet l’Unione Europea ha lanciato un progetto, Garanzia Giovani, per offrire percorsi di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro. In Italia non ha finora ottenuto risultati soddisfacenti.

Secondo il Ministero del Lavoro, poco più di un milione di giovani si è iscritto al programma: di questi, 790.919 sono stati presi in carico da parte dei Servizi per l’Impiego e a 409.831 è stata proposta almeno una misura (corso di formazione, tirocinio o stage). “La maggior parte dei Neet quindi non è stata finora intercettata, soprattutto quelli che un lavoro non lo stanno cercando e sono sfiduciati -sottolinea Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica e coordinatore dell’Indagine Rapporto giovani-. Si è riusciti invece a coinvolgere solo i giovani più dinamici, con livelli di istruzione più alti e alla ricerca di un impiego adeguato alla loro preparazione. Con una paradosso, però: per loro è stato deludente, in quanto le proposte erano poco qualificate”.

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