L’Italia è diventata fragile e ora pagano i più deboli

21/02/2016
IL GIORNALE
L’Italia è diventata fragile e ora pagano i più deboli IL GIORNALE

L’Italia è un Paese di vecchi, ma non è un Paese per vecchi. Si spiega anche così il dato che più colpisce tra le stime 2015 degli indicatori demografici dell’Istat, ossia l’impennata nei decessi.

L’anno scorso sono stati 653mila, il 9,1 per cento in più rispetto al 2014. Il tasso di mortalità (10,7 per mille) è il più alto dal secondo Dopoguerra, mentre la popolazione è sempre più anziana e, per la seconda volta dal 1952, si riduce (-2,3 per mille) nonostante il lieve aumento di residenti stranieri. «Di queste nuove stime – spiega Alessandro Rosina, professore di Demografia nella Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano – colpisce tutto. Crollano le nascite, aumentano le persone che si trasferiscono all’estero e, appunto, aumentano anche i decessi».

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