La condizione giovanile in Italia

Choosy – perché troppo pignoli nella scelta (sic!) del lavoro -, bamboccioni – perché vivere con i genitori, a una certa età, non sta bene -, inoccupabili – che «non costituisce capitale umano su cui investire per il futuro» -, sfigati – a 28 anni non sei ancora laureato? Che vergogna. Si dice che la politica ignori i giovani, motivo per cui – secondo un’indagine del Consiglio Nazionale dei Giovani realizzata in collaborazione con l’Istituto Piepoli – solo il 47% degli under 35 italiani è intenzionato a votare alle europee dell’8 e 9 giugno prossimi; ma la verità è che, appena possibile, dei giovani italiani si dice male, diventando il capro espiatorio di quella che è una sostanziale incapacità a renderli parte attiva e qualificata nei processi di cambiamento sociale e di sviluppo economico. Lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di fine anno, ha affermato che troppo spesso il nostro Paese disconosce le attese delle nuove generazioni e le fa sentire «fuori posto». (Anche) per questo, quindi, l’Italia è un Paese in cui è difficile essere giovani, in cui si incontrano le maggiori difficoltà a realizzare i progetti di vita connessi alla transizione alla vita adulta: vulnerabilità occupazionale e reddituale, incertezza diffusa multifattoriale (sociale e ambientale), difficoltà di emancipazione dagli istituti familiari. La questione centrale è quella del posto dei giovani. A confronto con i coetanei degli altri paesi li troviamo più nella casa dei genitori, meno nei percorsi di formazione più avanzata, meno nei luoghi di lavoro e all’interno dei processi di sviluppo, meno nel ruolo di genitori, di conseguenza fisicamente anche sempre meno in Italia (per la natalità che rimane bassa e per i flussi di uscita). Eppure, ha sottolineato Mattarella, l’Italia ha «bisogno dei giovani», «delle loro speranze», «della loro capacità di cogliere il nuovo».

Di questi e altri temi si occupa il nuovo Rapporto Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2024 (edizioni Il Mulino, 224 pagine, 20,00 euro), realizzato in collaborazione con Ipsos, con il supporto del Laboratorio di Statistica applicata dell’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo.

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