28/12/2024 | |
IL FATTO QUOTIDIANO - 28 Dicembre 2024 |

L’Italia è entrata in una fase caratterizzata da un impoverimento senza precedenti del potenziale della forza lavoro. Che va di pari passo con l’aumento della popolazione anziana nelle età tradizionalmente inattive. Una trasformazione che rischia di sfociare in un “avvitamento verso il basso delle possibilità di sviluppo, di competitività, di produzione di ricchezza e di sostenibilità del sistema sociale“. L’andamento demografico ha infatti fatto crollare gli occupati con meno di 35 anni e raddoppiare quelli tra i 50 e i 64 tra il 2004 e il 2024. La prima platea è passata dai 7,6 milioni del terzo trimestre 2004 a 5,4 milioni nel terzo trimestre 2024, con un calo di oltre due milioni di unità. Mentre nello stesso periodo gli occupati tra i 50 e i 64 anni sono passati da 4,5 milioni a oltre 8,9. È quanto emerge dal rapporto del Cnel “Demografia e forza lavoro”, curato dal demografo e consigliere Cnel Alessandro Rosina. Calo significativo anche per gli occupati tra i 35 e i 49 anni, scesi da 9,8 milioni a 8,8.