Gli italiani e il calo demografico

Siamo alla fine del 2024, è tempo di chiederci: che paese sarà il nostro? L’Italia è stretta in una crisi demografica per la quale non è semplice trovare una cura. Oggi partiamo dagli spunti di due telefonate arrivate al Filo diretto di Prima pagina: Franco si è interrogato sul tema degli stranieri in Italia e la demografia; Claudia ha fatto una domanda molto forte: perché mettere al mondo figli, in un contesto sempre più distopico? Ci chiederemo inoltre: quanto sono importanti la formazione e il lavoro per cercare di attenuare lo squilibrio demografico dell’Italia? Ospiti di Rosa Polacco Alessandro Rosina, insegna Demografia all’Università Cattolica di Milano, coordina inoltre la realizzazione della principale indagine italiana sulle nuove generazioni (“Rapporto giovani” dell’Istituto G. Toniolo). Tra i suoi libri ricordiamo “Storia demografica d’Italia. Crescita, crisi e sfide” (Carocci editore 2022), scritto con Roberto Impicciatore. Per il CNEL ha curato di recente il documento “Demografia e forza lavoro”, Marianna Filandri insegna Sociologia delle disuguaglianze economiche e sociali presso il Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università di Torino, Roberto Volpi, statistico sanitario, collabora col Foglio, è autore di molti volumi su temi medico-scientifici, ricordiamo del 2022, “Gli ultimi italiani. Come si estingue un popolo” (Solferino), Alessia Santoro, psicoterapeuta, psicologa, Ivo Vacca, presidente dell’Associazione Nazionale Scuola del Popolo (operano in diverse città tra cui Prato, Livorno, Roma, Alessandria), tutto è nato alla vigilia del covid da un gruppo di docenti pensionati CGIL a Oristano.

ASCOLTA LA PUNTATA