Giovani Neet, Italia maglia nera in Europa sulle politiche giovanili

03/11/2016
IL TIRRENO
Giovani Neet, Italia maglia nera in Europa sulle politiche giovanili IL TIRRENO

Dati per il nostro paese a dir poco preoccupanti che saranno al centro del primo convegno – promosso dall’Istituto Toniolo di Milano, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e da Fondazione Cariplo -. dedicato proprio al fenomeno Neeting in Italia ed in Europa in programma a Milano in due sessioni. Il primo appuntamento, giovedì 3 novembre, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Aula Pio XI. Il secondo, domani, presso BASE Milano in Borgognone, 34. Una due giorni di dibattiti, tavole rotonde e relazioni di esperti. Tra gli altri interverranno Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Francesco Botturi, prorettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sergio Urbani, Direttore Fondazione Cariplo, Stefano Dedalo, direttore Risorse umane di Mc Donalds Italia, Alessandro Rosina, docente di demografia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Paola Bignardi, consigliere Fondazione Cariplo.

“A mantenere elevato il numero di Neet in Italia” – sottolinea Alessandro Rosina, Demografo dell’Università Cattolica e coordinatore dell’Indagine Rapporto giovani – “contribuiscono, in misura maggiore rispetto alla Ue, i giovani con carenti competenze e in condizione di disagio sociale, a rischio di marginalizzazione permanente, ma anche neodiplomati e neolaureati con buone potenzialità, ma con tempi lunghi di collocazione nel mercato del lavoro per le difficoltà di valorizzazione del capitale umano nel sistema produttivo italiano”. Un fenomeno negativo che, secondo Rosina, va contrastato agendo “sia su chi si trova già da tempo in tale condizione e fatica ad uscirne, sia su chi sta finendo gli studi e si appresta ad entrare nel mercato del lavoro. Va inoltre stimolata e rafforzata la capacità di intraprendenza e di imprenditorialità dei giovani”.

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