| 21/09/2016 | |
| LA STAMPA |
In Italia, nonostante il divieto di fumo per i minori di 18 anni, gli adolescenti sono i più accaniti fumatori tra i loro coetanei in UE, e, secondo il rapporto del Progetto europeo di indagini sull’uso di alcol, droga e sostanze psicoattive nelle scuole (Espad), il 37% degli adolescenti è un consumatore abituale.
Secondo Alessandro Rosina, ordinario di demografia all’Università di Cattolica, questa situazione è dovuta a tre fattori: campagne di sensibilizzazione sui danni provocati dal fumo non in sintonia con la sensibilità degli adolescenti italiani; la sigaretta che diventa un modo per atteggiarsi da grandi e serve soprattutto, quando, per motivi economici, si resta in una situazione di finta adolescenza molto più a lungo che in altri Paesi Ue e, infine, lo stress provocato da maggiori difficoltà e meno prospettive rispetto ai loro coetanei europei.
