05/10/2015 | |
Rai Radio Uno |
E’ giusto obbligare un bambino nato in Italia da genitori immigrati, che lavorano e pagano le tasse, a considerarsi e sentirsi “straniero”? Straniero nel luogo in cui è nato e nell’unico paese che conosce? Questo aiuta o frena i processi di integrazione? Aumenta o riduce coesione e sicurezza sociale? Alessandro Rosina, con dati alla mano, ne parla su Radio Uno ospite del programma “La radio ne parla”.