| 05/06/2023 | |
Da LA REPUBBLICA Affari e finanza
L’Italia si salva per ora dai downgrading per la miracolosa crescita del Pil, ma è il Paese europeo pìù colpito dalla crisi demografica: il coefficiente di figli non supera 1,2 contro un tasso di sostituzione di 2, calcola Alessandro Rosina, docente di Demo[1]grafia e statistica sociale alla Cattolica. L’indice di dipendenza della popolazione anziana (il rapporto tra chi ha dai 65 anni in su e quanti hanno tra i 20 e i 64) è stimato dal governo (nel Def di apri[1]le) al 39% nel 2025, al 44% nel 2030, al 50% nel 2035, al 57% nel 2040, al 62% nel 2050. «È come se all’improvviso, con il passaggio dalla generazione dei baby-boomer alle successive – dice Rosina – si fosse spezzato un equilibrio e siano diventati insostenibili i costi di sostegno degli anziani a fronte di quelli del debito pubblico».
