Calo record delle nascite, come si inverte la rotta.

Quali sono le conseguenze principali per l’economia e la società delle tendenze demografiche che emergono dai dati Istat?

“Il problema principale è quello degli squilibri nel rapporto tra generazioni: tali squilibri sono tra i peggiori in Europa e sono arrivati al punto tale che oggi abbiamo meno nati che 85enni – avvisa Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia alla Cattolica di Milano –. Ma il problema non è di per sé l’invecchiamento. Il vivere a lungo va considerato un aspetto positivo che condividiamo con i Paesi più sviluppati. Quello che conta per le persone e per la sostenibilità sociale è la qualità di vita in più, che va quindi favorita attraverso politiche che consentono alle persone di tenersi attive e in buona salute”.

Come questo scenario, allora, diventa un problema per l’Italia?

“Il problema, che crea uno svantaggio competitivo per l’Italia rispetto agli altri Paesi, è piuttosto il degiovanimento, ovvero la riduzione inedita e accentuata dei giovani, a causa sia della bassa natalità sia della fuoriuscita verso l’estero”.

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