Alessandro Rosina: “Stop all’esodo dei giovani o il Paese non ha futuro”

16/01/2016
LA REPUBBLICA
Alessandro Rosina: “Stop all’esodo dei giovani o il Paese non ha futuro” LA REPUBBLICA

“I giovani non hanno scampo: chi resta e non fugge corre il serio rischio di diventare un neet, e ingrossare l’esercito degli “scoraggiati”, che non studiano né lavorano”. Alessandro Rosina, demografo dell’università Cattolica, è lapidario: “O diamo una speranza ai ragazzi, o l’Italia non avrà futuro”.

Professor Rosina, il nostro Paese si spopola?
“Così dicono i numeri. Meno nascite, più morti, meno immigrati e più giovani in fuga. E non sembrano esserci movimenti al contrario”.

Un esodo endemico?
“Nel rapporto giovani che facciamo ogni anno abbiamo visto crescere, in modo esponenziale, il numero di ragazzi che già al primo anno di università pensano all’espatrio”. Ma qualcuno torna? “Pochissimi per adesso. E i loro bambini nascono altrove”.

E quelli che restano?
“Fanno una così grande fatica a garantirsi la sopravvivenza e un lavoro dignitoso che rinunciano ai figli. Siamo scesi sotto le cinquecentomila culle. È un dato drammatico”.

Se ne parla ormai da vent’anni. È stato fatto qualcosa?
“Nulla. Anzi il welfare peggiora di anno in anno. Con il serio pericolo di ipotecare il futuro. Mantenere così a lungo una natalità bassa vuol dire statisticamente ridurre il numero di madri di domani. E dunque di figli”.

Qualche anno fa c’era stata una ripresa della fecondità.
“Sì, grazie agli immigrati. Poi però è arrivata la crisi e ha congelato quella ripresa. Gli italiani si sono scoraggiati ancora di più, ma anche le coppie di immigrati. Il dramma della mancanza di lavoro ha colpito tutti”.

Infatti sono sempre meno gli stranieri iscritti nelle nostre anagrafi.
“Non siamo più un Paese attrattivo. Del resto i nostri giovani se ne vanno. Dal mezzogiorno salgono al nord e dal nord vanno all’estero”.

Uno scenario da Grande Guerra?
“Difficile fare similitudini storiche così lontane. Però è vero che mai in Italia il numero dei morti aveva superato così tanto le nascite”.

Misure di sostegno alla famiglia potrebbero invertire questa tendenza?
“Senza dubbio, ma dovrebbero essere veramente efficaci. Non c’è ricerca in cui i giovani adulti non dichiarino la loro voglia di avere dei figli. Poi accade che quando va bene ne fanno uno soltanto, o, purtroppo, nessuno”.