Introduzione[1]
Il cammino di preparazione del Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani è diventato l’occasione per la realizzazione di una delle esperienze più ampie e interessanti di ascolto delle nuove generazioni di tutto il pianeta di ogni tempo.
Molti e diversificati sono stati gli strumenti predisposti a questo fine. Come novità specifica di questo Sinodo si è però aggiunta la volontà di rivolgersi direttamente ai giovani stessi. Tra le varie iniziative in questa direzione è stato realizzato un questionario online – accessibile sul web (in varie lingue) da metà giugno a fine dicembre 2017 – che ha consentito di raggiungere un’ampia numerosità di giovani di tutto il mondo. I contatti sono stati nel complesso oltre 200.000 (con oltre la metà che lo hanno compilato per intero).
L’ascolto attivo richiede però anche incontro e confronto diretto. Una risposta in questa direzione è arrivata dal Seminario internazionale sulla situazione giovanile tenuto a Roma nel settembre 2017, pensato come occasione di condivisione conoscitiva e di discussione tra esperti di varie discipline e giovani provenienti da tutti i continenti. Il punto più avanzato del processo di ascolto attivo e partecipato è stata la riunione pre-sinodale a cui hanno preso parte 300 giovani di tutto il mondo (e 15.000 attraverso i social). Per una settimana tali partecipanti si sono confrontati elaborando riflessioni confluite in un documento che ben esprime (con dubbi, incertezze, desideri e speranze) pensieri ed esperienze dei giovani del XXI secolo.
Il questionario online non è quindi stato l’unico strumento di coinvolgimento e ascolto delle nuove generazioni; è però quello che ha consentito nel modo più esteso di raggiungere i giovani ovunque si trovino nel mondo.
Nonostante la lunghezza, alcuni temi di rilievo (come l’affettività e la sessualità) non sono stati trattati, anche perché si prestavano poco ad essere sondati con una indagine di questo tipo (in ogni caso le domande aperte consentivano di poter aggiungere altri elementi). Del resto, uno degli aspetti più virtuosi dell’ascolto del Sinodo è stato quello di mettere in campo vari strumenti, di vario tipo e idonei a vari obiettivi. Il tema dell’affettività e della sessualità, ad esempio, è stato trattato nella riunione pre-sinodale e trova riscontro nel documento prodotto in tale occasione.
L’obiettivo dell’indagine su web è stato duplice.
Il primo, forse anche il più importante, è stato quello di dare virtualmente a ogni persona tra i 16 e i 29 anni, ovunque si trovi nel mondo, la possibilità di raccontarsi e dare il proprio contributo nel percorso del Sinodo. Il questionario non presenta infatti solo domande “chiuse”, ma anche due “aperte”, con possibilità di esprimere liberamente opinioni e stati d’animo, ma avanzare anche richieste e proposte. Tutto questo materiale è stato utilizzato come fonte dell’Instrumentum laboris.
Il secondo obiettivo è quello di utilizzare la grande partecipazione al questionario online come patrimonio informativo prezioso per fornire un ritratto della realtà dei giovani, delle aspettative e dei progetti di vita, dei valori e desideri che orientano le scelte, del contesto nel quale si collocano (potendo confrontare realtà e condizioni nelle varie aree del mondo).
L’analisi su questi dati ha il limite di non essere rigorosamente rappresentativa in senso statistico, dato che la partecipazione era volontaria (risente quindi di meccanismi di autoselezione), ma ha il pregio dell’elevato numero di partecipanti alla rilevazione su tutto il pianeta. L’ampia numerosità è ancor più rilevante, se si pensa all’impegno che richiedeva la compilazione per la lunghezza del questionario (va tenuto conto anche che molti hanno risposto via smartphone). Del resto, si tratta della prima generazione che ha la possibilità di essere raggiunta in modo così esteso e simultaneamente in ogni parte del globo. È inoltre interessante notare che, nonostante l’ampiezza d’età considerata (dai 16 ai 29 anni), per tener conto dei diversi tempi in cui si svolge la transizione alla vita adulta nelle diverse aree del mondo, la grande maggioranza dei rispondenti è concentrata nella fascia più giovane. Oltre la metà dei questionari completati (50,6%, ma si sale al 53,7% in Europa, mentre si scende al 31,9% in Asia) è concentrata nella fascia dai 16 ai 19 anni. Questo significa che il ritratto fornito con questi dati risulta particolarmente consistente per chi si trova nella fase progettuale della vita.
La partecipazione si è molto diversificata nei vari Paesi, e ciò è dipeso anche dalle modalità di promozione del questionario nei vari contesti. Il record va assegnato ad un Paese africano, l’Uganda, dal quale sono arrivati quasi 16.000 questionari compilati. In Europa alto è stato il riscontro da Germania, Francia e Italia (tutte oltre i 12.000). America Latina, Messico e Brasile hanno contribuito ciascuno con quasi 5.000 questionari. Più bassa, ma sempre rilevante, è stata invece complessivamente la partecipazione dal Nord America e dall’Asia.
Un ulteriore indizio del grande interesse verso l’iniziativa e la voglia di esprimersi attraverso questo strumento è il fatto che circa due giovani su tre, oltre a rispondere a tutti i quesiti strutturati previsti, abbiano anche risposto alle due domande aperte libere finali (tranne in Europa dove poco meno della metà ha scelto di aggiungere ulteriori informazioni attraverso tali domande). Molto ampio è stato inoltre il numero di coloro che hanno lasciato la propria email per poter rimanere in contatto e partecipare a ulteriori iniziative.
Questo report, elaborato dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore e garante dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, fornisce una prima descrizione dei dati raccolti attraverso le domande strutturate e una delle due domande aperte, quella di maggiore e diretto interesse propositivo per il Sinodo («Puoi raccontarci brevemente un episodio di cui sei stato direttamente o indirettamente testimone e chi consideri un esempio positivo di come la Chiesa può accompagnare i giovani nelle scelte che danno valore e pienezza alla vita?»). La ricchezza informativa ottenuta dall’indagine non può considerarsi esaurita nelle analisi qui proposte e certamente invita ad ulteriori analisi e approfondimenti futuri.
Si ringraziano i giovani che hanno lavorato allo spoglio delle risposte alla prima domanda aperta del questionario: Francesca Adamo, Kevin Andronaco, Anna Baldassarra, Emanuele Bignardi, Agostino Bozzardi, Paolo Casalone, Federico Demitry, Ada Di Matteo, Amedeo Galliotto, Rosaria Lorefice, Pietro Masinelli, Benedetta Monaco, Angelo Moratti, Lesly Ines Ngango, Domenico Perrone, Girolamo Porcaro, Serena Quarta, Elio Reda, Veronica Riniolo, Gregorio Scrima, Andrea Telesca, Elisa Teneggi, Martina Vaccaro, Lorenzo Villani, Grazia Vittigni, Paolo Enrico Zagami.