E’ online l’ebook gratuito “Intelligenza artificiale: rischi e opportunità”, n. 11 della serie “Quaderni del Rapporto giovani”, scaricabile gratuitamente sul sito Vita e Pensiero. Di seguito l’anteprima della premessa firmata dai curatori Elena Beccalli, Ivana Pais, Alessandro Rosina e Andrea Viola.
Prefazione
Non è di per sé l’innovazione tecnologica che cambia e migliora il mondo, ma ciò che di nuovo porta l’essere e il fare delle nuove generazioni in combinazione con le sfide e gli strumenti del proprio tempo.
Le nuove tecnologie digitali sono certamente una parte importante dei processi di cambiamento. Muta, infatti, il sistema di rischi e opportunità all’interno del quale le nuove generazioni costruiscono i propri percorsi di formazione, professionali e di vita.
Le nuove tecnologie digitali aprono a nuove potenzialità, a nuovi orizzonti, aiutano a superare limiti con i quali si sono confrontate le generazioni precedenti, consentono di svolgere attività con maggior sicurezza e capacità produttiva. Portano con sé però anche nuove insidie e il rischio di sovrapporsi di vecchie e nuove diseguaglianze sociali.
È quindi importante che siano abilitanti e inclusive, nell’accezione più ampia.
Il successo del processo di innovazione continua che caratterizza le società mature avanzate va misurato sulla capacità di mettere le nuove generazioni nelle condizioni di intravedere e cogliere nuove opportunità dalla complessità e farle diventare valore aggiunto per tutti. Va inoltre considerato che i giovani sono i primi interpreti del mondo che cambia perché crescono con i mutamenti del proprio tempo.
L’utilizzo, in particolare, di nuovi strumenti — tanto più in un mondo in rapido e continuo cambiamento — viene sperimentato nelle età giovanili prima ancora che genitori ed educatori abbiamo piena conoscenza delle modalità di adeguato impiego e delle implicazioni; interagisce con i cambiamenti delle modalità di apprendimento oltre che con la visione del proprio spazio strategico di azione nella realtà in cui si vive. È necessario, quindi, considerare il rapporto tra giovani e nuove tecnologie un laboratorio continuo in cui approfondire conoscenza, funzioni, modi di utilizzo, competenze e consapevolezza rispetto ai rischi.
È quindi cruciale far incontrare positivamente l’antropologia delle nuove generazioni con la rivoluzione continua portata dall’innovazione tecnologica. Tutto ciò che non funziona nel favorire tale relazione porta a subire il cambiamento anziché governarlo positivamente.
È, inoltre, illusorio e ingenuo pensare che la transizione digitale sia di per sé la soluzione per compensare la riduzione demografica delle nuove generazioni. I contesti che saranno più produttivi e competitivi non saranno quelli che sostituiranno i lavoratori con le macchine, ma quelli che consentiranno ai giovani di migliorare il loro essere e fare nelle società e nel mondo del lavoro.
L’ebook “Intelligenza artificiale: rischi e opportunità”, promosso dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo (presentazione di Paolo Benanti), cerca di offrire un contributo su conoscenza, consapevolezza e uso delle tecnologie digitali emergenti da parte dei giovani in ottica comparativa, confrontando i ventenni e trentenni italiani con i coetanei di altri Paesi europei.
Nel primo capitolo, presentiamo i principali risultati di una ricerca basata su un questionario somministrato tra il 25 luglio e il 9 agosto 2023 a 6.003 giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che risiedono in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. La ricerca ha indagato il legame tra fattori socio-demografici e conoscenza e percezione dei rischi e delle opportunità di una varietà di tecnologie e dispositivi digitali: oltre all’Intelligenza Artificiale, anche blockchain, realtà aumentata, realtà virtuale, NFT, criptovalute e metaverso.
Seguono poi quattro capitoli che, in modo interdisciplinare, commentano e interpretano i risultati dell’indagine.
Massimo Chiriatti prende spunto dall’analisi dei fattori costitutivi dell’IA per introdurre il concetto di “incoscienza artificiale” e ne analizza le ricadute soprattutto con riferimento al tema delle competenze.
Ciro De Florio presenta alcune considerazioni di natura epistemologi- ca, che riguardano la dialettica tra l’ascrizione di conoscenza dichiarata dai rispondenti nei confronti delle nuove tecnologie e la percezione del loro rischio, e analizza gli aspetti di pervasività e incertezza che emergono dalle risposte al questionario.
Michele Faioli analizza il rapporto tra percezione del rischio e bisogno di protezione e, dunque, di regolazione, con un confronto tra l’ordina- mento euro-unitario e il sistema nordamericano.
Conclude l’ebook un saggio di Stefano Pasta che riflette sulle implicazioni educative emergenti dalle dichiarazioni dei giovani rispetto all’Intelligenza Artificiale, a partire da una rilettura dei dati secondo il framework dell’Artificial Intelligence Literacy (AIL).