Il primo obiettivo formativo dovrebbe essere quello di portare il giovane a riconoscere l’importanza di alimentare continuamente e attivamente il circuito
virtuoso di imparare e fare, come base dinamica su cui costruire e consolidare il proprio percorso professionale e di vita. Tutte le esperienze fatte durante il percorso di transizione scuola-lavoro (alternanza, tirocinio, corsi di riqualifi cazione, servizio civile eccetera) dovrebbero poter diventare tappe di un percorso virtuoso di continuo miglioramento della propria condizione rispetto alle competenze acquisite (misurate e certificate) e alla capacità di porsi verso il mondo del lavoro. La consapevolezza dell’importanza dell’investimento sul capitale umano delle nuove generazioni e sulla sua valorizzazione nei processi di crescita e produzione di benessere è la risorsa più scarsa di cui i giovani italiani hanno finora beneficiato rispetto ai coetanei degli altri Paesi con cui si confrontano.
Questo libro offre un importante contributo per migliorare tale consapevolezza. L’auspicio è quindi che possa trovare il giusto spazio all’interno del dibattito
pubblico su cosa cambiare in Italia per crescere in modo più solido e sostenibile dopo la discontinuità prodotta dal coronavirus, a partire dalle generazioni che completeranno la transizione scuola-lavoro in questo nuovo scenario.