L’Italia è uno dei paesi avanzati rivelatisi, con l’entrata in questo nuovo secolo, meno capaci di dotare le nuove generazioni degli strumenti adatti per essere vincenti di fronte alle sfide del proprio tempo. Come conseguenza i giovani, anziché essere protagonisti positivi di processi di innovazione e inclusione che rendono più competitiva l’economia e più solida la società, si trovano troppo spesso relegati ai margini, dipendenti a lungo dai genitori, con progetti professionali e di vita bloccati. Anziché essere collocati nella sfera delle scelte e delle opportunità, si trovano relegati in quella della difesa e della fuga. Si trovano cioè a mettere in atto strategie adattive per difendersi dai rischi, trovare compromessi al ribasso o vie d’uscita, spesso verso l’estero, anziché usare il proprio tempo e le proprie energie per produrre nuovo benessere in sintonia con il mondo che cambia.
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