Anno 2050. È nato Adamo, l’ultimo bambino in Italia. Un evento già raro, arrivato dopo mesi senza nuove nascite, ma destinato a non ripetersi più. Tre anni dopo, i reparti maternità degli ospedali, gli asili nido e le scuole materne sono ormai vuoti, abbandonati. I genitori di Adamo si dividono tra la felicità e la gioia nel condividere la loro vita con il piccolo e la preoccupazione per il futuro che lo attende. D’altronde, che infanzia può avere un bambino destinato a crescere senza compagni di gioco o di banco? E che futuro può avere un paese senza bambini? Come siamo arrivati fin qui? Come abbiamo potuto sottovalutare, per decenni, la crisi demografica e non attuare misure concrete a sostegno dei neo-genitori? Questa è una storia che appartiene al futuro, ma che parla del nostro presente. Un futuro che sociologi, demografi hanno previsto, ma che oggi, se il sistema paese, le aziende e le istituzioni decidono di agire, possiamo cambiare. Visita adamo2050.com e scopri cosa possiamo fare insieme.
Un progetto di Plasmon con la partecipazione di: Alessandro Rosina, Professore Demografia e Statistica Sociale Università Cattolica Barbara Clerici, Insegnante Scuola dell’Infanzia Gloria Margherita Roberti, Ostetrica