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Le nuove generazioni sono sempre state protagoniste delle fasi di crescita e cambiamento. Da qualche tempo in Italia sembrano però aver dismesso tale funzione. Le loro prerogative si sono ridotte e, non a caso, il paese ha nel contempo ridotto la sua capacità di creare ricchezza e benessere. Le difficoltà dei giovani vanno infatti considerate allo stesso tempo causa e conseguenza dello scarso dinamismo economico e sociale dell’Italia. Va però anche messo in evidenza che questo arretramento, sia del ruolo dei giovani che della crescita relativa del paese, si è prodotto assieme alla riduzione del peso demografico delle nuove generazioni. Questo aspetto è centrale per le sfide che abbiamo di fronte e va quindi ancor più sottolineato. I giovani sono sempre stati una risorsa ricca e abbondante nella storia dell’uomo. Da qualche decennio questo non è più vero. In particolare l’Italia, dopo decenni di denatalità, si trova ora particolarmente povera di persone nella verde età. Il paradosso che vive oggi il nostro paese è che al “degiovanimento” quantitativo delle nuove generazioni non ha corrisposto un potenziamento qualitativo.